“Puoi allattare qui”.
Voglio lanciare un appello ad ogni commerciante – ad ogni titolare di attività
Rimarrà inascoltato? Non lo so. Quello che so è che se sarà servito a sensibilizzare o far riflettere anche una sola persona, non sarà stato a vuoto.
Perché non mettere sulla propria porta o vetrina un invito per le mamme ad allattare (che sia al seno o con biberon) i propri bimbi?
“Puoi allattare qui”
Un invito semplice. Diretto. Umano. Un invito che per tante donne potrebbe fare la differenza. Un invito che ad alcune attività potrebbe portare nuove clienti.
Chi aderirà all’iniziativa – in modo volontario – avrà gratuitamente uno spazio sul mio sito web.
I baby pit stop
Nei giorni scorsi il Comune di Mantova, in collaborazione con altri soggetti, ha presentato un bellissimo servizio: otto punti ‘Baby pit stop’, pubblici e gratuiti, per consentire alle mamme, quando sono in centro o al Museo della città, di poter allattare o cambiare i pannolini.
In alcuni di questi punti sono stati allestiti anche degli angoli gioco.
“Fare di Mantova una Città sempre più accogliente – si legge in un post pubblicato dal sindaco Mattia Palazzi per parlare dell’iniziativa – Questo è il nostro obiettivo. È il lavoro che stiamo facendo da cinque anni, che continueremo a fare e che oggi offre un nuovo servizio per le famiglie”.
Un progetto che credo possa e debba essere affiancato anche da iniziative di privati.
Sì, perché il Comune ha fatto una cosa ammirevole, ma a qualche mamma potrebbe capitare di non trovarsi abbastanza vicino ad uno dei baby pit stop nel momento in cui al proprio neonato viene fame.
Una società che affianca e supporta le mamme è una società sana.
La mia idea: “Puoi allattare qui”
Allora perché non essere tutti uniti? Non servono soldi, è sufficiente una sedia. Servono invece disponibilità ed attenzione verso le neo mamme.
Serve far passare il messaggio che le neo mamme non sono sole, ma sostenute dalla comunità.
Lo so, non tutti i commercianti hanno sufficiente spazio e – soprattutto quest’anno di Covid – potrebbero esserci degli ostacoli legati a norme di sicurezza e capienza dei locali.
La mia vuole essere una sfida, un tentativo di sensibilizzare su un tema delicato e ancora oggi ghettizzante.
Contribuire ad aiutare le neo mamme
Sì, perché nutrire il proprio figlio fuori dalle mura domestiche è ancora in molti casi vista come un’azione mostruosa e aliena. O almeno è così che ti fanno sentire certi sguardi insistenti di facce giudicanti e commenti pronunciati a voce troppo alta da chi forse pensa che le neo mamme perdano l’udito.
Mia figlia è nata in pieno autunno, che le mezze stagioni non esistono più e in un attimo era inverno.
Una delle cose che più desideravo fare era poter uscire (soprattutto perché lei dormiva solo fuori nel passeggino), avere ancora contatti umani, vedere qualche amica per un caffè e non sentirmi sola in una fase della vita completamente nuova.
Uscire mi aiutava. Una mamma che desidera uscire di casa non è una cattiva mamma.
Uscire con un neonato – in particolare nel freddoumido della Pianura Padana – significa che in media ogni 2 ore (quando va bene, anche se con l’allattamento a richiesta orologio e orari in realtà non esistono) devi trovare un rifugio per allattarlo. Se lo allatti al seno devi spogliarti, spogliare la creatura e toglierla dal passeggino.
Se allatti con la formula devi comunque creare una situazione confortevole per te e per il bimbo e magari preparare il biberon.
E non è che puoi ogni volta andare in un bar con consumazione obbligatoria…
Di contro però accade che se incontri gentilezza e disponibilità, consumare o acquistare ti verrà quasi naturale.
Più di una volta mi è capitato di voler provare ad andare in qualche negozio con l’intenzione di comprare, ma senza poi riuscirci perché a mia figlia veniva fame e dovevo puntualmente scappare.
Non mi dilungo a raccontare altri episodi e non mi voglio soffermare su situazioni spiacevoli che ho vissuto e che mi sono state raccontate a conferma di ciò che dicevo prima su quanto nutrire un bimbo fuori casa sia ancora vista come una stranezza.
“Puoi allattare qui”.
Se qualcuno fosse interessato, può contattarmi.