L’arte dell’eleganza con la conduttrice e giornalista Angela Booloni

L’arte dell’eleganza con la conduttrice e giornalista Angela Booloni

Titolare dell’agenzia di moda LABd’ELITE, conduttrice e giornalista libera professionista. Tante sfaccettature che hanno il volto della professionista Angela Booloni, che con la sua competenza, empatia e sensibilità accompagna ogni giorno decine di ragazze in percorsi di valorizzazione della propria immagine e quotidianamente si occupa di programmi di informazione, eventi e manifestazioni.

Angela Booloni conduttrice Verona Mantova

Le molteplici professionalità

Sono Angela Booloni e nei 35 anni di vita percorsi fino ad ora, ho compreso che le mie anime professionali si esprimono al meglio partendo da tre pilastri: persone, arte e curiosità.

Le mie attività fondamentalmente sono lo specchio della mia personalità, anche se sembrano molto diverse tra loro alla fine sono tutte spinte dalla voglia di aiutare gli altri e dalla sensibilità che mi spinge ad immedesimarmi nelle situazioni. Sono titolare dell’agenzia di moda LABd’ELITE che quest’anno compie 10 anni, offro corsi di valorizzazione dell’immagine e della persona come insegnante di portamento e galateo moderno.

Angela Booloni conduttrice Verona Mantova

Sono anche una conduttrice e da quest’anno giornalista libera professionista, collaboro ormai da 10 anni con il Gruppo Athesis e non è tutto, ho anche uno spirito di sfida e crescita che mi ha portata a collaborare con una prestigiosa azienda veronese per lo sviluppo commerciale. Insomma, non mi annoio e difficilmente un giorno è uguale all’altro e questo è quello che amo di più: ricevere nuovi stimoli, pormi obiettivi e fare il possibile per raggiungerli accettando anche le sconfitte, che fanno parte del grande gioco della vita.

Il mondo della comunicazione

A 15 anni, dopo aver abbandonato la danza classica, sono entrata per gioco nel mondo della moda e lì ho scoperto che avevo tante carte da giocarmi, della maggior parte non ero nemmeno consapevole!

Partecipando agli eventi ho iniziato ad essere sempre più affascinata dalle conduttrici, le ascoltavo, ammiravo, seguivo nel backstage, studiavo tutto, ogni minimo movimento sul palco. Sui palchi della provincia di Verona mi sono innamorata di questo lavoro e ho iniziato a sognare di fare la conduttrice.

A soli 17 anni mi è stata data la prima opportunità di condurre da Renato Rama e non mi sono più fermata. Ho studiato dizione, linguaggio del corpo, ho imparato a controllare le mie espressioni e a gestire uno spettacolo. Poi nel tempo sono arrivate le opportunità a Telearena e Telemantova e ho iniziato con i servizi redazionali. Mi sentivo al settimo cielo ogni volta che un cliente era soddisfatto del mio testo e devo dire che mi ha sempre gratificata molto scrivere.

È stato un percorso molto impegnativo, per lungo tempo mi sono divisa su vari fronti per poter far quadrare i conti. Sono stati anni di esperienze sul campo, tante soddisfazioni e anche maestri che mi hanno trasmesso i segreti di questo mestiere. Oggi quando mi contattano per un evento sono grata e ho raggiunto la consapevolezza che fare ciò che si ama nella vita è la sfida più grande ma anche la più grande gioia.

L’agenzia LABd’ELITE

Offriamo corsi per ragazze e donne che hanno voglia di diventare più consapevoli, valorizzarsi e affrontare le proprie paure e limiti. Spesso siamo noi i primi nostri nemici, se impariamo il grande valore che abbiamo dentro e riusciamo a trasmetterlo con l’atteggiamento giusto (portamento, abbigliamento e valorizzazione della figura corporea, make-up) possiamo ottenere tutto ciò che desideriamo senza trascurare ovviamente lo studio e la preparazione che sono alla base.

Angela Booloni conduttrice Verona Mantova

L’importanza della consapevolezza di se’

I corsi che offriamo sono importanti perché dovrebbe entrare nella testa delle ragazze e dei genitori che se per fare la parrucchiera ti iscrivi ad una scuola di formazione specializzata, lo stesso vale per la moda e lo spettacolo: chi si improvvisa si vede e difficilmente resta in piedi.

Questo è un lavoro logorante e se non sei pronta mentalmente, oltre che fisicamente e professionalmente, ti schiaccia. Serve una grande preparazione mentale a ricevere le critiche e i no. Poi arriva tutto il resto.

Angela Booloni conduttrice Verona Mantova

Ricordo sempre a chi decide di lavorare in questo ambito che non siamo noi le protagoniste, la modella non è una star ma è il mezzo per far arrivare un messaggio alle persone. Questo atteggiamento lo si impara ai nostri corsi, infatti le modelle veronesi LABd’ELITE hanno ottenuto risultati prestigiosi a livello internazionale.

Gli accorgimenti da seguire

È fondamentale partire sempre dalla persona, capire la sua essenza e valorizzarla. Il lavoro che svolgiamo è volto a far emergere la miglior versione di sé stesse, l’obiettivo non è stravolgere una persona ma renderla consapevole grazie alle regole dell’estetica.

La conoscenza è preziosa: se so cosa mi valorizza e cosa no sono anche in grado di capire se la commessa del negozio mi sta dando il consiglio giusto. Affrontare un colloquio di lavoro o un’interrogazione a scuola con il look giusto fa sentire sicure ed è un ottimo punto di partenza.

Angela Booloni conduttrice Verona Mantova

L’importante è sempre fare la differenza, per questo sconsiglio di seguire la moda a tutti i costi. Molto meglio creare un look proprio da adattare alle varie situazioni e sapere come presentarsi rende consapevoli del messaggio che stiamo lanciando. In questo modo si può decidere se bluffare oppure far emergere, anche tramite il look, il proprio stato d’animo.

Un consiglio per tutte

Prima di tutto, lo studio deve essere affiancato dalla consapevolezza delle proprie capacità, per non puntare ad obiettivi irraggiungibili. Il secondo consiglio è il mantenere una integrità morale. Questo è un lavoro, non un passatempo, e per farlo seriamente è necessario agire da donne rispettose in primis di noi stesse.

Angela Booloni conduttrice Verona Mantova

I contatti

Web site LABd’ELITE: www.labdelite.it

Elena Caracciolo giornalista ufficio stampa consulente comunicazione gestione social e siti Mantova Elena Caracciolo – Sono giornalista, freelance, mi occupo di comunicazione ed uffici stampa per privati, enti pubblici, aziende e associazioni di volontariato, dalla consulenza alla strategia, gestisco siti web e social e sono ideatrice di progetti rivolti a donne e mamme.

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Brillare senza trucco con la consulente di immagine

Brillare senza trucco con la consulente di immagine

Silvia Tronchin è mamma di tre bimbi ed è una consulente di immagine, specializzata in armocromia.

Una strada che ha scelto di intraprendere dopo un passato in cui svolgeva un lavoro completamente diverso, lasciato per occuparsi a tempo pieno dei figli. Fino a quando ha sentito di voler ricominciare partendo da una strada diversa, che potesse unire il suo essere mamma, Silvia e professionista.

Ed oggi ci sono proprio le mamme tra le sue clienti della provincia di Mantova.

“Il modo di brillare senza trucco” è il motto che porta avanti quotidianamente durante ogni consulenza.

Qui sotto si racconta e parla del suo lavoro e della sua vita.

Silvia Tronchin consulente di immagine armocromia mantova mamme

Silvia Tronchin

La storia di Silvia Tronchin

Non ci avrei mai scommesso niente. Mi sono interfacciata con l’armocromia durante il primo lock down. Era nato il mio secondo figlio da sei mesi ed accusavo il periodo del post-parto.

Non ho mai amato truccarmi troppo, ma all’abbigliamento ho sempre tenuto particolarmente. Una mia amica, parlando proprio di outfit, mi ha nominato l’armocromia, spiegandomi le caratteristiche cromatiche che ognuno di noi ha, l’intensità, il sottotono e le stagioni in cui alcuni colori ti valorizzano rispetto ad altri che ti penalizzano. 

Dopo aver scoperto questo mondo, ho cominciato ad osservare il mio armadio ed i colori, avvicinandomi sempre più all’armocromia.

Sono man mano diventata consapevole del fatto che alcuni colori non mi stavano bene.

Silvia Tronchin consulente di immagine armocromia mantova mamme

La scelta di cambiare professione dopo la maternità

Prima di avere mia figlia più grande, lavoravo come consulente informatica. Un lavoro a cui devo tanto, perché mi ha fatto fare carriera, ma che non era nelle mie corde.

Dopo essere diventata mamma ho scelto e ho potuto licenziarmi e mi sono dedicata alla nuova vita, anche perché per anni avevo creduto di non poter avere figli. Ad un certo punto però, dopo aver avuto il terzo bimbo, mi sono trovata a fare la mamma ma a voler tornare ad essere anche una professionista.

Grazie all’incoraggiamento di famiglia ed amiche ho così deciso di specializzarmi per fare le consulenze e acquisire nozioni relative a tutta l’armocromia.

Silvia Tronchin consulente di immagine armocromia mantova mamme

L’inizio della nuova strada

Siamo a settembre 2022, quando faccio i primi passi sulla nuova strada. In casa mi ritaglio una stanza dove poter fare le consulenze e così comincio il lavoro di consulente di immagine.

Sono partita buttandomi, offrendo tariffe più basse rispetto alla media e proponendo i miei servizi in vari negozi. Ad oggi posso dire che mi sono creata un lavoro bellissimo, che mi permette di essere quella che sono io.

Ho avvicinato le mamme, ad esempio mamme che dopo le gravidanze hanno voglia di ricominciare a prendersi cura di se’, ma anche signore che hanno voglia e bisogno di ritagliarsi un momento di coccola.

Pensavo che non ci fosse un buon bacino di utenza, pensavo ci fosse scetticismo. Invece non è stato così e sono stra felice. Ho avuto tante insicurezze nella vita, ed ora questa esperienza mi sta dando moltissimo.

I servizi come consulente di immagine

Armocromia

Body e facial shape forma abbigliamento

Decluttering

Personal shopper

Silvia Tronchin consulente di immagine armocromia mantova mamme

Cosa succede in una consulenza?

Il bello dell’armocromia non è farti eliminare dei colori, ma renderti consapevole di come con certi colori il tuo viso prenda una luce diversa. A volte non compriamo un colore solo perché a vederlo non ci piace, invece poi scopriamo che ci sta bene ed anzi ci valorizza.

Ecco, la consulenza è un metodo che va ad analizzare le caratteristiche cromatiche come i colori del viso e in cui si valutano sottotono, contrasti, intensità e valore.

Il tutto avviene tramite un passaggio di drappi, tessuti colorati che hanno caratteristiche diverse e che alla fine aiutano a individuare la propria stagione: quelle fredde sono inverno ed estate, mentre quelle calde primavera e autunno. Ogni stagione ha a sua volta dei sotto gruppi, che vengono individuati quando c’è una determinata caratteristica dominante. Altrimenti si può avere una stagione definita assoluta.

La durata di ogni consulenza è di circa un’ora, e si possono ricevere anche indicazioni su make up, colore dei capelli, occhiali da vista.

L’approccio

L’armocromia per come la intendo io, non deve essere la rincorsa alla perfezione. Le consulenze ed i servizi che offro servono per aiutare ad essere più consapevoli. Vorrei trasmettere ad ogni mia cliente ciò che è successo a me: avere indicazioni chiare e precise per risparmiare preziosi energia e tempo nello shopping e nella scelta di forme, colori, modelli. 

Acquistare qualcosa in modo consapevole, significa acquistare qualcosa che verrà sfruttata.

I contatti

Mail: info@silviatronchin

Profilo Instagram: @lasilviatronchin

Elena Caracciolo giornalista ufficio stampa consulente comunicazione gestione social e siti Mantova Elena Caracciolo – Sono giornalista, freelance, mi occupo di comunicazione ed uffici stampa per privati, enti pubblici, aziende e associazioni di volontariato, dalla consulenza alla strategia, gestisco siti web e social e sono ideatrice di progetti rivolti a donne e mamme.

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Un’ostetrica a domicilio per ogni fase della vita

Un’ostetrica a domicilio per ogni fase della vita

Perché è importante la figura dell’ostetrica a domicilio? Questa volta lo voglio ricordare attraverso l’intervento di Elisabetta Muzzarelli, professionista che opera tra Mantova e provincia, ostetrica per passione e sempre pronta a sostenere le donne.

Elisabetta Muzzarelli Mantova consulenza ostetrica a domicilio studio Grisolia

In più di una occasione ho messo a disposizione questo spazio online per dare voce a professioniste che quotidianamente, in diversi settori, supportano donne e mamme. Se poi parliamo di ostetriche, chi mi segue da tempo sa quanto a mia volta sia impegnata nel dare risalto al loro ruolo, spesso sottovalutato e invece fondamentale in ogni fase della vita.

Elisabetta Muzzarelli si è laureata nel novembre 2018 da subito sapeva che avrebbe voluto intraprendere il percorso della libera professione. Con la volontà di instaurare relazioni con le pazienti e non essere solo di passaggio. Un desiderio che ha reso realtà. Oggi lavora nello studio del ginecologo dottor Gianpaolo Grisolia – punto di riferimento fondamentale e salvezza per tantissime mamme – e lavora a domicilio rendendosi disponibile per diversi tipi di consulenze.

Elisabetta Muzzarelli Mantova consulenza ostetrica a domicilio studio Grisolia

Elisabetta Muzzarelli

Qui di seguito puoi leggere l’intervista che sono davvero contenta di averle fatto.

Il suo contatto: elisabettamuzzarelli@gmail.com

Ostetrica per passione

Mi piace pensarmi ostetrica per passione, perché più studio e pratico e più lo farei. Quando lavoro il tempo assume un’altra dimensione e le energie anche: per esempio durante i corsi alla sera tardi o quando mi ritrovo a stare ore a casa di una donna, anche se ci arrivo stanca è come se l’ostetricia mi attivasse, mi dà una carica incredibile. E poi imparo tantissimo da ogni donna, ogni incontro è per me davvero arricchente come ostetrica e come donna.

Elisabetta Muzzarelli Mantova consulenza ostetrica a domicilio studio Grisolia

Penso di essere nata ostetrica, dico sempre che non potrei e non vorrei fare altro nella vita. Quando è stato il momento di scegliere la facoltà universitaria, io non avevo ben chiaro volessi “fare da grande”. Mi ha sempre affascinato l’ambito sanitario e la cura della persona, ma non sapevo nemmeno di preciso cosa facesse l’ostetrica (i bambini nascono anche da soli) quindi forse una professione sanitaria valeva l’altra. Però mi piacciono i bambini piccoli da sempre, perciò ho fatto il test solo per ostetricia. In realtà ho capito di essere sulla via giusta dopo aver iniziato a frequentare.

Avevo proprio quella sensazione che il mio istinto mi avesse portato esattamente dove dovevo essere. Direi che è l’ostetricia ad avermi scelta.  

Una donna tra le donne

Io adoro le donne! Stare con loro, osservarle, condividere, imparare. E adoro l’amore, la cura che ruota intorno a tutto ciò che fanno le donne. Fin dall’inizio ho puntato alla libera professione, principalmente per avere il tempo di godermi la relazione con le donne/famiglie che seguo e per operare secondo scienza, coscienza e il mio credo. Penso che la libera ti permetta di esprimerti di più nell’assistenza e di cucirla su misura per quella donna e il suo mondo.

Elisabetta Muzzarelli Mantova consulenza ostetrica a domicilio studio Grisolia

Le visite a domicilio

Lavoro principalmente a domicilio, offrendo consulenze per favorire il benessere in gravidanza ed in preparazione alla nascita, in puerperio, in particolare in allattamento. Ultimamente sto approfondendo la salute mestruale, per aiutare le donne a vivere al meglio la loro ciclicità (che reputo essere una grande fortuna tutta al femminile), anche in ottica di sostenibilità per il pianeta. 

Altro tema che mi sta a cuore e riguarda tutte le donne è la salute pelvica, che tratto sia in gruppo come prevenzione e sia individualmente con valutazione e riabilitazione. Sempre in gruppo propongo anche incontri di accompagnamento alla nascita, informativi sulla menopausa e di massaggio infantile, di movimento in gravidanza e dopo parto.

Elisabetta Muzzarelli Mantova consulenza ostetrica a domicilio studio Grisolia

Quando contattare una ostetrica

In tutte le fasi della vita, soprattutto nella società della medicalizzazione, del tutto e subito, del sintomo e dell’essere connessi online ma sconnessi nel corpo, per me avere un’ostetrica accanto significa recuperare la fisiologia, la consapevolezza ed il contatto con la nostra natura. 

Il sogno nel cassetto

Il mio sogno è poter realizzare, un giorno, una casa di cura della donna con altri professionisti, per poter prendere in carico la donna in tutte le fasi della vita.

Ringrazio Elisabetta Muzzarelli per il prezioso contributo a questo articolo.

“Mamma…e adesso?”. Scrivimi per raccontare la tua esperienza.

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Antonio Manzini è lo scrittore di cui abbiamo bisogno

Antonio Manzini è lo scrittore di cui abbiamo bisogno

Cosa ci fanno Antonio Manzini e Rocco Schiavone in un blog interamente dedicato a temi e volti femminili?

E già qui me lo immagino il vicequestore che mi risponde un bel “e sticazzi!”.

Lo dichiaro subito: questa non è una recensione del suo ultimo libro “Le ossa parlano”. Anzi, di nessun suo libro. Non scrivo recensioni e non ho la pretesa di farlo. Ciò che però faccio nella vita, che sia dalle pagine di un quotidiano, da questo spazio virtuale o tra le righe di qualche taccuino è raccontare scorci di vita e di mondo. Miei, altrui, su richiesta, per semplice lavoro, per pura passione, poco importa.

Antonio Manzini scrittore Rocco Schiavone

Potrà suonare bizzarro, azzardato, a qualcuno senza dubbio di scarso o nullo interesse, ma questa volta voglio raccontare del perché Antonio Manzini ed il suo Rocco Schiavone mi abbiano davvero salvata da quello sconvolgimento totale che la maternità provoca.

Lo so, nell’immaginario collettivo una donna che sta per diventare o è appena diventata mamma preferisce libri su gravidanza, genitorialità e cose così, da cui imparare qualcosa e trarre talvolta sicurezza. Per me invece il salvagente sono stati proprio quei libri. Che ho letto e riletto. Colmi di umanità ruvide, crude, dannatamente reali che hanno la stessa forza di un amico che ti regala un sano e affettuoso scossone quando serve.

Rocco Schiavone mi ha tenuta ben ancorata al suolo.

Antonio Manzini scrittore Rocco Schiavone

È incredibile la crescita che il mio vicequestore preferito ha compiuto parola dopo parola. Un’evoluzione che ha coinvolto ogni altro personaggio. E sai chi altro? Il lettore.

Sì, perché leggere Manzini ti spinge ad una violenta e necessaria analisi interiore. Che tu lo voglia o no, quando arrivi all’ultima pagina non sei più la stessa persona che si è trovata per la prima volta davanti alla copertina. Hai dovuto fare i conti con quei lati interiori e più grigi da cui spesso si prova a fuggire. Come quando stai guardando quel film che ad un certo punto ti fa socchiudere gli occhi o voltare leggermente la faccia per non vedere fino in fondo una scena che ti disturba.

Antonio Manzini ti mette davanti alla verità che c’è là fuori nel mondo ed anche dentro di te. Una verità di cui oggi più che mai serve ricordare, inondati come siamo da immagini artefatte provenienti da social, pubblicità, influencer. Frammenti di vita filtrata che esistono solo dentro lo schermo.

Manzini compie un lavoro importantissimo. E lo fa dando vita a personaggi che ti trovi in grado di comprendere, di coccolare, per un solidissimo motivo: sono esseri umani esattamente come te. Sbagliano, mentono, peccano di egoismo, si innamorano, nascondono scheletri dentro l’armadio, seguono i propri valori ed ideali, sono spesso infelici e non fingono il contrario.

Antonio Manzini scrittore Rocco Schiavone

Il taglio narrativo di Antonio Manzini non ha mai perso freschezza e ironia con il passare del tempo. Così come la figura di Rocco Schiavone. L’autore, come fanno molti altri giallisti, riesce a disegnare la personalità del protagonista inserendo i temi caldi dell’attualità, senza nasconderne lo sdegno. Il tutto raccontando alla perfezione Aosta, senza abbellirne il quadro. Una cittàchiusa e provinciale, con montagne meravigliose e allo stesso tempominacciose e la neve bella solo se poi vai a sciare.

Manzini ti tiene con i piedi per terra più di quanto riesca a fare la forza di gravità. Un salvifico rifugio per quei momenti della vita in cui qualche stravolgimento ti fa perdere i tuoi punti fermi e solo una bella immersione nella realtà può farti ritrovare l’orientamento.

Ringrazio Antonio Manzini per essere lo scrittore che è e di cui tutti abbiamo decisamente bisogno. Spero di poterlo rivedere – e riascoltare – prestissimo nella mia Mantova.

 

Elena Caracciolo giornalista ufficio stampa consulente comunicazione gestione social e siti Mantova Elena Caracciolo – Sono giornalista pubblicista, freelance, mi occupo di comunicazione ed uffici stampa per privati, enti pubblici, aziende e associazioni di volontariato, dalla consulenza alla strategia, gestisco siti web e social e sono ideatrice di progetti rivolti a donne e mamme.

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Perché visitare il Children’s Museum di Verona: attività, orari, prezzi

Perché visitare il Children’s Museum di Verona: attività, orari, prezzi

Il Children’s Museum di Verona è stata una recente piacevolissima scoperta.

A chi mi chiede “vale la pena andarci?’” rispondo “certo che sì! Anzi, è davvero un luogo da non perdere”.

Consigli utili per la visita

Subito una nota: al museo si entra scalzi, quindi per i bimbi ricordarsi di portare delle calze antiscivolo. Anche gli adulti entrano senza scarpe e non vengono forniti calzari, quindi se si vuole ci si può portare un paio di calze in più, in base alla propria comodità. Il museo è comunque tutto veramente pulito!

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Personalmente non conoscevo questa realtà per bimbi 0-12 anni ed ho saputo della sua esistenza solo poche settimane fa, quando un’amica mi ha raccontato di averci portato i propri figli. Da Mantova a Verona la distanza non è molta. Il prolungarsi dell’inverno Padano richiede inoltre di escogitare sempre qualche nuova attività anche al chiuso ed in sicurezza per i bimbi, così ho voluto organizzare una visita.

A chi sceglie di programmare la gita nel weekend, offro subito il seguente suggerimento: meglio prenotare con circa una settimana di anticipo. Il rischio è altrimenti quello di trovare il tutto esaurito. Proprio come è successo a me le prime due volte in cui avevo provato a prenotare. Alla terza ho capito e ho fatto in modo di ricordarmene una settimana per l’altra.

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Non volevo prenotare con troppo anticipo, perché con i bimbi piccoli l’imprevisto è sempre dietro l’angolo, ma in caso di rinuncia all’ultimo momento è possibile disdire la prenotazione con qualche ora di anticipo (è sufficiente inviare una mail). Il biglietto potrà essere utilizzato entro il mese successivo.

Su questo punto non mi dilungo oltre qui, in fondo all’articolo trovi tutte le informazioni su costi ed orari!

La mia esperienza

Siamo arrivati verso le 9.30 (l’apertura è alle 9.15) e con il turno prenotato è stato possibile restare fino alle 11. Un tempo di permanenza perfetto per i bimbi, soprattutto per i più piccoli. Gli stimoli sono davvero tantissimi e restare più a lungo potrebbe portare ad un sovraccarico di imput.

Dopo essere passati dalla biglietteria per il controllo dei ticket, si può raggiungere l’ingresso. Si viene accolti dal personale, davvero gentile, che spiega qualche regola e illustra le attività. Tra le regole del museo c’è il divieto di mangiare o bere all’interno, ma niente paura: è possibile spostarsi nel corridoio e negli spazi dedicati ed è tutto molto vicino. Sono anche presenti dei distributori automatici.

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Una volta dentro al museo mia figlia (ha quasi due anni e mezzo) si è davvero divertita ed entusiasmata a sperimentare ogni attività che si è trovata davanti. All’inizio con la mano di mamma o papà, ma dopo poco anche da sola in autonomia.

Devo dire che anche per gli adulti ogni gioco è interessante e fonte di ispirazione e riflessione. Nulla sembra essere lasciato al caso!

Un altro punto di forza sono i servizi igienici dedicati ai piccoli: bagni completamente a misura di bimbo, direi parte integrante delle attività che il museo offre. Appena li ha visti, mia figlia ha subito voluto provare a fare la pipì da sola, nonostante non abbia ancora tolto del tutto il pannolino.

Una volta terminato l’orario di visita del turno di cui si fa parte, l’avviso di prepararsi ad uscire viene dato da due campanelle. La prima invita a cominciare a mettere a posto i giochi tutti insieme, mentre la seconda che è il momento di abbandonare l’area.

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

A fine visita ci sono stati dati in omaggio dei comodissimi – e ahimé ormai essenziali – gel disinfettanti per le mani.

Infine è stato lasciato il tempo per vestirsi (ci sono degli armadietti con anche la possibilità di essere chiusi a chiave) senza alcuna fretta.

E’ stata una bellissima scoperta, opportunità di svago e apprendimento e sicuramente torneremo al Children’s Museum.

Il Museo

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Nota: le descrizioni qui sotto sono in parte prese direttamente dal sito ufficiale consultabile QUI

Il museo dei bimbi di Verona è composto da un’area principale con attività esperienziali, la zona Museum e da una zona laboratoriale,

Il museo è diviso in molteplici zone, ognuna delle quali affronta un diverso argomento (acqua, luce, meccanica, suono, logica, corpo umano), che si approfondisce solo attraverso esperimenti ed esperienze dirette. Per stimolare al meglio l’apprendimento informale, la prima cosa da fare, come a casa, sarà togliersi le scarpe. Lo spazio è ricco di Exhibit interattivi, tavoli per costruzioni, installazioni meccaniche e digitali ad alto contenuto scientifico da provare in libertà, senza seguire un percorso prestabilito.
Uno spazio dove poter sperimentare con i sensi, in cui ogni fascia d’età, 0-3, 4-6, 7-9 e 10-12 anni trova il suo spazio e può curiosare e scoprire.

La Sfera del CMV

Una sfera arancione (la vedi nella foto di copertina dell’articolo) del diametro di 3 metri e di 6 metri di altezza invia e fa viaggiare in tutto il museo oltre 150.000 palline attraverso 300 metri di binari. Le palline ricordano le merci che a inizio ‘900 viaggiavano in continuazione all’interno degli Ex Magazzini Generali di Verona, dove sorge il museo.

Le attività

Playground dell’Immaginazione

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

I grandi ‘Big Blue Blocks’ della designer Cas Holman composti da materiale morbido e durevole, permettono ai bambini di costruire ogni volta un nuovo mondo, esplorando le infinite possibilità di luoghi immaginari.

Uno spazio che incoraggia i bambini a giocare insieme, stimola il movimento e soprattutto il divertimento: si possono creare animali, navi, razzi, robot, case, fabbriche, città astratte e tutto ciò che la fantasia suggerisce!

Zona 0-3

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Una zona ad hoc per i nostri visitatori più piccoli. Si ispira al modello Montessori e all’esperienza educativa dei nidi e delle scuole dell’infanzia di Reggio Emilia, con elementi sensoriali visivi, fatti di cromatismi, e tattili composti da materiali di varie consistenze. È presente anche uno spazio dedicato alla lettura per incentivare la pre-lettura e il pre-grafismo.

Mungi la Mucca

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Un’attività ludico-didattica unica e divertentissima: mungere una mucca di dimensioni reali! Per prima cosa i bambini dovranno vestirsi da veri allevatori con grembiule e cappello!

Interpretare le situazioni quotidiane degli adulti è il mezzo con il quale il bambino esplora la realtà e la sua creatività. Il gioco aiuta a: stimolare il coordinamento oculo-motore dei più piccoli; comprendere il processo che va dalla mungitura del latte alla preparazione del formaggio.

Muro D’Aria

Un gigantesco muro dove, grazie ai principi della pneumatica, grandi e piccini possono provare a inviare le palline in tutto il museo. Grazie ad un meccanismo di manopole direzionali è possibile decidere il percorso delle palline all’interno del sistema di tubi che compone il “muro d’aria”. Questa installazione unisce scienza e movimento: con classi o gruppi è possibile organizzare giochi e sfide a squadre sul tema della gravità.

Galleria di Luce

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

La zona di passaggio tra la mostra temporanea e la Fun Zone è costituita da un grande tunnel di luce. Grazie a tele di tessuto elastico ci si può addentrare in una “foresta incantata” dove ogni passo è illuminato da un pavimento speciale che si ‘accende’ e cambia colore a seconda della pressione esercitata su di esso.

La curiosità spinge a vincere la paura di percorrere un luogo buio e sconosciuto che conduce…alla piscina di palline!

Fun Zone

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Una piscina di palline in un museo? Al Children’s Museum si impara anche così, tuffandosi in un mare di palline arancioni!

La piscina è per tutti, bambini, bambine e adulti, che possono “navigare” il mare arancione per inviare messaggi con la posta pneumatica o sfidare l’equilibrio camminando in superficie con l’aiuto di speciali ciaspole. In questa zona il divertimento è assicurato!

Water Zone

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

16 metri di vasche con oltre 40 attività dedicate all’elemento fondamentale per la vita: l’acqua. Qui bambini e bambine prima di entrare devono indossare stivaletti e impermeabile come vedi nell’ultima foto (messi a disposizione dal museo), per proteggersi dagli schizzi d’acqua.
Tantissime sono le esperienze da provare in prima persona: vortici, equilibri, vasi comunicanti, suoni azionati dall’acqua e molto altro ancora per comprendere le leggi della fisica.

Stanza della Luce

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Come viaggia la luce? Da cosa è composta? Ha componenti visibili? Com’è fatta un’ombra? Tutte queste domande trovano risposta in questa sensory room dove gioco e scienza si mescolano per stimolare i 5 sensi. Si imparano conoscere i segreti della luce, della rifrazione e della riflessione, si può “fotografare” la propria ombra, scrivere con la luce, inventare storie con il teatro delle ombre e sperimentare tanto altro!

Prezzi e Orari

IL BIGLIETTO INCLUDE la visita al Museo della durata prestabilita di 1 ora e 45 minuti.

Children's Museum Verona museo dei bimbi cosa vedere

Tutte le attività sono accessibili a persone con disabilità che potranno acquistare il loro biglietto d’ingresso in base alla categoria di appartenenza (bambino), mentre l’ingresso è gratuito per un solo adulto accompagnatore.

E’ possibile visitare il museo nelle giornate di:
venerdì in due turni
I turno: 14.30 – 16.15
II turno: 17.15 – 19.00

sabato e domenica secondo i turni dalle ore 09.15 alle ore 19.00:
I turno: 09.15 – 11.00 (significa che si può entrare a partire dalle 9.15 ma in ogni caso uscire entro le 11)
II turno: 11.45 – 13.30
III turno: 14.30 – 16.15
IV turno: 17.15 – 19.00

Maggiori informazioni sono consultabili QUI

QUI puoi leggere l’articolo su un altro luogo perfetto per bimbi e famiglie: Parco Sigurtà

QUI puoi leggere l’articolo sul Parco Natura Viva

Spero di averti dato dei buoni suggerimenti per trascorrere qualche ora di svago ed apprendimento insieme al tuo bimbo!

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Aperte le pre-iscrizioni alla 4° edizione degli incontri per mamme e future mamme

Aperte le pre-iscrizioni alla 4° edizione degli incontri per mamme e future mamme

Se sei incinta o sei una mamma e almeno una volta ti è capitato di sentirti sola e in difficoltà nell’esprimere il tuo stato d’animo, ed hai il desiderio di confrontarti con altre mamme e avere strumenti di conoscenza in più, sei nel posto giusto.

Ho un obiettivo preciso: fare in modo che le mamme con cui entro in contatto non si sentano mai sbagliate e rendere sempre più forte la rete di supporto, aiuto e informazione “Mamma… E adesso?”.

iniziativa incontri di supporto mamme mantova

La quarta edizione degli incontri

Clicca subito QUI per prenotarti o scrivimi QUI per qualsiasi informazione.

Nel 2022 è in programma la quarta edizione di “Mamma… E adesso? Non sei sola!”. Incontri rivolti a mamme e future mamme – online e completamente gratuiti – in cui, insieme ad altre professioniste, si affronteranno diversi temi su queste fasi così delicati della vita.

Saranno però soprattutto dei momenti informali, in un clima empatico e di amicizia, in cui potersi esprimere senza alcun timore di giudizio, confrontarsi, confidarsi.

Non a caso tutte le professioniste che scelgo per collaborare con me a queste iniziative sono anche mamme, che non saliranno in cattedra, ma si racconteranno insieme al resto del gruppo, mettendo a disposizione le loro competenze.

Qui puoi leggere qualche informazione sull’edizione numero 3.

Perché preiscriversi

Ho voluto introdurre la preiscrizione per poter avere una idea precisa di quali argomenti interessino a chi vorrà partecipare e realizzare degli incontri su misura, in base alle esigenze che emergeranno.

La preiscrizione ti consentirà inoltre di avere garantito il tuo posto.

Durante le scorse edizioni è purtroppo capitato di dover rifiutare qualche richiesta di iscrizione dell’ultimo minuto, con mio grande dispiacere, perché so quanto incontri come questi possano essere una boccata di ossigeno.

Questo perché i posti sono solo 10 e un numero più alto di partecipanti non consentirebbe a tutte di poter intervenire, raccontarsi e fare domande o condividere riflessioni con i propri tempi.

iniziativa incontri di supporto mamme mantova

Come preiscriversi

Per farlo bastano pochi secondi. È sufficiente cliccare QUI e compilare il breve modulo di richiesta contatti. Senza dimenticare di indicare il tuo argomento di interesse!

La preiscrizione non è vincolante alla partecipazione.

Quando e come è in programma l’edizione 2022

Il periodo individuato è febbraio.

Gli incontri saranno online, per garantire sicurezza (non so come sarà la situazione Covid nei prossimi mesi) ed in modo che tu possa collegarti da dove vorrai e in qualunque momento, senza dover raggiungere un luogo (per chi ha un bimbo neonato non è sempre l’ideale avere obblighi di orari da rispettare e organizzare tragitti, anche brevi, in ogni momento).

Gli appuntamenti saranno il lunedì mattina e dureranno circa un’ora e mezza.

Ti comunicherò più avanti le date!

iniziativa incontri di supporto mamme mantova

Come è nato lo spazio di informazione, supporto e aiuto per le mamme

Tutto è partito a fine estate 2019, quando ero incinta e ho voluto fare in modo che quella manciata di delusioni e mortificazioni provate “a causa” della mia gravidanza avesse un senso.

Di solito provo a trasformare in positivo ciò che mi accade di negativo…

È da lì che ho deciso di creare il progetto “Mamma… E adesso?”. Uno spazio online e fisico, che man mano è cresciuto sempre di più, di informazioneconfrontosupporto per donne, mamme, famiglie. Spazio aperto a tutti in cui affrontare le principali tematiche relative alla gravidanza, alla vita da neo mamma, all’essere donna in una società che di certo non ci rende le cose facili.

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In questo blog puoi scorrere tantissimi articoli sui più diversi argomenti legati al mondo della femminilità e della maternità.

E se c’è qualcosa che ti piacerebbe sapere ma di cui non trovi traccia.. chiedimelo scrivendomi QUI e mi organizzerò per approfondirlo al più presto!

Cosa è successo durante i precedenti appuntamenti

Lo stravolgimento che si vive è impossibile da spiegare fino in fondo

Durante gli incontri abbiamo provato a raccontarcelo e sono successe delle cose bellissime. In un contesto informale, dove poter essere libere di esprimere qualsiasi pensiero – dal più gioioso al più buio – creare legami ed amicizie.

Abbiamo riso, abbiamo pianto, ci siamo commosse, confidate, abbiamo parlato e ascoltato, abbiamo imparato, siamo state in silenzio, abbiamo respirato. Abbiamo rispettato il nostro essere donne, mamme, future mamme, con le nostre imperfezioni, con le insicurezze, la felicità e la paura insieme.

 

(La foto in copertina è di Elisiane Bianchini)

“Mamma…e adesso?”. Scrivimi per raccontare la tua esperienza. 

Elena Caracciolo giornalista ufficio stampa consulente comunicazione gestione social e siti Mantova Elena Caracciolo – Sono giornalista pubblicista, freelance, mi occupo di comunicazione ed uffici stampa per privati, enti pubblici, aziende e associazioni di volontariato, dalla consulenza alla strategia, gestisco siti web e social e sono ideatrice di progetti rivolti a donne e mamme. 

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