Reinventarsi dopo aver attraversato quella giungla di ingiustizie professionali con cui tante donne si trovano a dover fare i conti durante o dopo una maternità.
La prolungata permanenza nella foresta di Jumanji, quel film anni Novanta con Robin Williams che si trova intrappolato in un diabolico gioco di ruolo, è un rigenerante soggiorno in una Spa in confronto a certe esperienze di donne e mamme.
Ritrovare la strada è però possibile. O meglio, accettare di non poter più proseguire quella vecchia e trovarne una nuova. Costruirla da zero, rimboccandosi le mani, facendosi forza, facendo rete.
“Woman power” non è solo uno slogan. Esiste, è un potere reale. Lo abbiamo tutte, solo che spesso ce ne dimentichiamo.
Del resto, c’è qualcosa che le donne non riescano a fare? Alice, quella del Paese delle Maraviglie, pensava a sei cose impossibili prima di fare colazione. E’ un ottimo esercizio, per ricordarsi che in realtà tutto è possibile.
Da un lato la condivisione delle esperienze negative ci fa sentire meno sole. Così anche tu capisci di non essere stata l’unica ad imbatterti in un campo minato ed inizi a farti sentire, ad alzare la voce in un mondo che ci vuole sempre più in silenzio.
Dall’altro, credo altrettanto fortemente nella divulgazione delle storie positive. Che possano essere di spunto ed ispirazione per chi sta cercando di farsi largo in quella strada tutta nuova.
Tra queste c’è l’esperienza di Isabella e il suo progetto Secondo Round, cui voglio dare spazio come dimostrazione che, a volte, quando si chiude una porta (o meglio quando ce la chiudono in faccia), puoi scegliere tu quale altra aprire.
L’esperienza di Isabella
Secondo Round è un progetto che nasce tre anni fa da una passione e da un’esigenza personale che è diventata una professione, quella di consulente alla carriera e all’orientamento professionale.
Mi chiamo Isabella Tosi e mi sono occupata di comunicazione per molti anni, svolgendo mansioni importanti in ambito marketing e ufficio stampa in contesti di alto livello, dopo essere diventata mamma però ho rinunciato alla mia carriera. In parte per scelta, in parte per imposizione aziendale – e da quel momento sono diventata invisibile.
Credevo di aver raggiunto un buon, se non ottimo livello di carriera, che però è stato completamente cancellato da una nuova identità personale, e anche dal fattore età.
Non mi dilungo sulle difficoltà che ho incontrato per ricollocarmi. Ma sono riuscita a ripartire dalla formazione del personale, dedicata a persone disoccupate e inoccupate in cerca di un lavoro.
Nella mia nuova veste, ho incontrato tantissime donne, come me, che avevano le mie stesse difficoltà a trovare un lavoro. Allora per aiutarle ho incominciato a interessarmi sempre più al settore Risorse Umane, a studiare e a comprendere come affrontare un mondo del lavoro cambiato e all’apparenza ostile ad accogliere persone che ne sono uscite o che ne sono state allontanate.
Dall’aiutare nello scrivere il curriculum più adatto, o la lettera di presentazione più efficace, dalla ricerca di annunci e aziende. Fino al supportare durante e dopo i colloqui di lavoro, ma anche semplicemente ascoltare. In questo consisteva il mio contributo e ora è diventato il mio SecondoRound.
All’inizio è nato un blog per dare spazio e concretezza a questi argomenti e ai mie studi. Poi è diventata un’associazione di supporto al reinserimento lavorativo delle donne che per qualsiasi ragione sono uscite dal mondo del lavoro.
I servizi di SecondoRound sono degli strumenti di ricerca attiva del lavoro e si basano soprattutto su una strategia personalizzata per chi è alla ricerca di un percorso di carriera che tenga conto delle proprie attitudini e aspirazioni, anche quelle mutate nel tempo.
Cercare un lavoro è difficile e complesso. Il mondo del lavoro è molto cambiato rispetto a qualche (non importa quanti!) anni fa. E la componente dell’età è fortemente discriminante. Se poi hai una famiglia o dei figli si aggiungono altre componenti che potrebbero sembrare dei deterrenti.
SecondoRound è una condivisione di esperienze sul difficile lavoro del rientro al lavoro dopo una pausa dovuta a importanti cambiamenti di vita. Figli, malattia, cura di parenti anziani, trasferimento, divorzio, licenziamento – e imparare una nuova strategia che aiuti a riscoprire il proprio io-professionale.
“Mamma…e adesso?”. Scrivimi per raccontare la tua esperienza.
Elena Caracciolo – Sono giornalista pubblicista, freelance, mi occupo di comunicazione ed uffici stampa per privati, enti pubblici, aziende e associazioni di volontariato, dalla consulenza alla strategia, gestisco siti web e social e sono ideatrice di progetti rivolti a donne e mamme.
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